Riposo e rilassamento, aspetti fondamentali per la nostra salute
L’Importanza di fermarsi…ogni tanto
Nella nostra società contemporanea subiamo una forte pressione culturale che ci spinge ad essere in continuo movimento, sempre “in azione”, senza sosta. Da una parte ci viene infatti richiesto di lavorare sempre di più, e dall’altra, ci siamo abituati ad usare quasi sempre il tempo libero in attività altamente stimolanti. Naturalmente, cresciamo e veniamo educati in questo modo per cui questa ci sembra la modalità “normale” di portare avanti le nostre attività. È anche vero che “lavorare duramente e giocare ancora più duro” – come riassumono molto bene questa condizione gli anglosassoni – ha un suo valore e non è certamente da deprecare. Quello che non ci viene insegnato o fatto notare è piuttosto l’importanza di praticare l’alternanza, cioè fare in modo di contrapporre ad una grande attività psicofisica momenti di pausa… e le due settimane di vacanza estiva non sono certo un esempio ottimale di alternanza! Senza bilanciare attività e riposo, viviamo in uno stato di continuo impiego e consumo delle nostre energie, con poco tempo dedicato al riposo e al rilassamento profondi.
Parlando più concretamente, posso condividere con voi ciò che ho osservato nella mia pratica professionale e di insegnamento. Mi capita molto spesso di notare come gran parte delle persone che tratto attraverso lo Shiatsu o che frequentano le mie lezioni abbia “perso” la capacità di rilassarsi, sia da un punto di vista fisico che mentale. Quindi, non solo non si dedica tempo al riposo del nostro sistema corpo-mente ma, mancando input che ci portino in questa direzione, diventa sempre più difficile ottenere un vero rilassamento. Questa situazione comporta per esempio una rigidità muscolare cronica e uno stato di stress continuo, difficile da placare. Da bambini tutti abbiamo la capacità di rilassare completamente il corpo e di “staccare la testa” ma siccome nessuno ci dice che quella è una capacità da preservare e coltivare nel tempo, allora lentamente viene perduta e ci dimentichiamo come fare!
La questione però va oltre al fatto apparentemente semplice di potersi rilassare e quindi “stare bene” in un determinato momento. Sia da un punto di vista delle conoscenze mediche occidentali che da quello della millenaria tradizione medica orientale è noto come l’equilibrio tra attività e rilassamento influenzano il nostro stato di salute complessivo.
Riposo e rilassamento profondi, infatti, favoriscono l’attività della branca del sistema nervoso autonomo chiamata sistema parasimpatico che, tra le altre cose, stimola i processi digestivi e i processi di auto-depurazione dell’organismo. Una eccessiva stimolazione sensoriale ed emotiva, invece, favorisce l’attivazione del sistema simpatico, che ci prepara alla risposta agli stimoli esterni. Viene spontaneo pensare che sia necessario un equilibrio tra i due sistemi, ma non è così immediato cambiare i ritmi a cui siamo abituati e ricercare questo equilibrio.
Da un altro punto di vista, nella visione orientale, non dedicare sufficiente tempo al rilassamento è una condizione che inevitabilmente indebolisce la vitalità e l’attività dei Reni (Nota: gli organi interni nella medicina cinese sono considerati in senso funzionale più che strutturale, quindi i Reni a cui si fa riferimento non corrispondono solo ai due organi riscontrabili anatomicamente, bensì ad un più ampio insieme di funzioni sistemiche). Nella medicina orientale infatti i Reni sono i depositari delle nostre “energie di riserva” e sono gli incaricati ad imprimere una adeguata vitalità a tutto l’organismo, quella che possiamo definire “spinta vitale”. Un deficit dei Reni, quindi, è una condizione che a lungo termine può determinare numerosi problemi di salute, in generale riconducibili a un “invecchiamento precoce”. Infatti oggi giorno è molto comune per gli operatori che eseguono valutazioni secondo la Medicina Cinese (operatori shiatsu, operatori di Tui Na e agopuntori) riscontrare come in tantissime persone con situazioni di salute non ottimale le radici dello squilibrio risiedano proprio in un deficit della funzione Rene.
In conclusione, è bene imparare a fermarci ogni tanto, concedendoci momenti di vero riposo e di rilassamento profondo, indispensabili affinché il nostro organismo si mantenga efficiente. Potremmo quindi iniziare ad introdurre nella nostra quotidianità attività come la Meditazione, il Qi Gong, il Tai Chi o lo Yoga che favoriscono il rilassamento, così come ricevere abitualmente trattamenti corporei come lo Shiatsu, il Tui Na ed altri. Anche semplicemente camminare nella natura e fare “bagni di sole” al mare sono ottime attività che non andrebbero relegate a pochi giorni all’anno ma sarebbe bene beneficiarne in qualsiasi momento.
Buon rilassamento!