Domande frequenti sullo Shiatsu e sulle sedute
Cosa significa Shiatsu?
Shiatsu in giapponese significa letteralmente pressione (“atsu”) esercitata con le dita (“shi”) o con la mano.
Lo Shiatsu è un massaggio?
No. Lo Shiatsu non lavora sui tessuti superficiali del corpo attraverso sfregamenti o manipolazioni tipiche dei massaggi. Non solo, l’obiettivo dello Shiatsu è quello di andare oltre i tessuti superficiali ed agire ad un livello profondo, generando un potente movimento di trasformazione e rigenerazione che si manifesta a più livelli. Lo Shiatsu si riceve vestiti in abiti comodi, sdraiati su un confortevole materasso speciale. Non si usano olii o essenze. Il tatto è la vera essenza di questa disciplina e pertanto l’unico strumento utilizzato dall’Operatore Shiatsu è costituito dalle sue mani.
Chi può trarre beneficio dal trattamento Shiatsu?
Non ci sono limiti di età o di condizione per ricevere un trattamento. Lo Zen Shiatsu è un metodo flessibile che si adatta alle esigenze specifiche del ricevente. E’ infatti possibile trattare neonati, giovani, adulti e persone della terza età. Sarà cura dell’Operatore Professionista modulare in base all’età e allo stato di salute della persona il tipo di trattamento più appropriato.
Nello Shiatsu vengono impiegati protocolli predefiniti (le sedute sono uguali per la stessa tipologia di situazione)?
Nello Shiatsu che pratico lo spirito è quello di lavorare “con” la persona (non “sulla” persona) adattandosi in modo da rispondere alle necessità particolari di quel momento per quel ricevente. Pertanto ogni trattamento è diverso da un altro, grazie anche al fatto che le modalità di trattamento e le strategie a disposizione dell’Operatore sono molto varie.
Lo Shiatsu è doloroso?
No. Un Operatore Shiatsu esperto e qualificato sa calibrare l’intensità della pressione in ogni singolo punto su cui viene applicata in base alle necessità e sensibilità specifiche della persona. Nello Zen Shiatsu la pressione viene applicata in modo progressivo, graduale e rispettoso senza superare la soglia del dolore. Nel caso ci siano alcuni punti più sensibili rispetto ad altri il ricevente può segnalarlo all’Operatore che regolerà di conseguenza l’intensità del suo contatto.
Durante il trattamento si può parlare?
A parte la fase iniziale di ogni seduta dove c’è un dialogo tra Operatore e ricevente, durante il trattamento vero e proprio la comunicazione diventa esclusivamente non-verbale, questo per consentire al ricevente di entrare in uno stato di rilassamento profondo (normalmente descritto come uno stato intermedio tra il sonno e la veglia) che facilita i processi di trasformazione e rigenerazione dell’organismo. Naturalmente il ricevente potrà comunicare all’Operatore se ha qualche necessità, per esempio se ha bisogno di cambiare posizione, di una coperta o se una zona/punto è particolarmente sensibile.
Quanti trattamenti sono necessari per “stare meglio”?
L’efficacia dello Shiatsu è enorme, paragonata a quella di molte altre discipline, quindi da subito se ne avvertono i benefici. Il numero di sedute consigliato varia da persona a persona in base alle singole necessità, all’obiettivo che viene concordato e alle specifiche condizioni di vitalità. Come Operatore non uso un numero di sedute pre-stabilito, il programma delle sedute viene concordato con ogni singolo ricevente e può essere modificato ed aggiustato in qualunque momento. Ci sono casi in cui un solo trattamento è sufficiente, altri dove è necessario un ciclo più lungo (ad esempio 10 sedute). Comunque per dare un’indicazione di massima, in base alla mia esperienza in circa 10 anni di pratica professionale, posso affermare che un notevole miglioramento a livello vitale si osserva già dopo 3-5 sedute.
Sono incinta, posso ricevere lo Shiatsu?
Si! La gravidanza è un periodo particolarmente indicato per ricevere lo Shiatsu. E’ utile per riequilibrare l’energia vitale della futura mamma aiutando il suo sistema ad adattarsi ai tanti cambiamenti che avvengono durante la gestazione ed anche per prevenire e gestire disarmonie a livello fisico quali mal di schiena, sciatalgia, senso di nausea. Naturalmente ci sono vari accorgimenti ed adattamenti per rendere lo Shiatsu in gravidanza sicuro e adatto alle esigenze della mamma. Per approfondire tali aspetti ho studiato con Suzanne Yates, Operatrice Shiatsu che ha dedicato la sua carriera professionale al lavoro nell’ambito della maternità.
Attualmente lo Shiatsu viene incluso tra le cosiddette “Discipline Bio-Naturali”, che significa?
In Italia lo Shiatsu non fa parte del sistema sanitario e non è equiparato quindi ad una ‘terapia’ in senso medico (al contrario di quanto avviene in altri paesi). Recentemente è stato però inquadrato a livello legislativo, insieme ad altre discipline, tra le Discipline Bio-Naturali, cioè quelle pratiche tese a migliorare la qualità di vita, a produrre benefici sul piano dell’ottimizzazione delle risorse personali ponendo al centro l’unicità e la globalità della persona, e quindi esercitate per favorire il raggiungimento, il miglioramento e la conservazione del benessere della persona nel suo insieme. (Vedi la pagina dedicata della Regione Toscana: Discipline Bio-Naturali Toscana)
Che formazione ha un Operatore Shiatsu Professionista?
L’Operatore Shiatsu ha una formazione specifica e autonoma, slegata da altre discipline o professioni. Attualmente le linee guida della Regione Toscana prevedono una formazione con un monte ore di almeno 600 ore di lezioni frontali più 300 ore di tirocinio. La formazione di un Operatore Shiatsu Professionista si svolge più o meno in 3-4 anni.
Nota: lo Shiatsu non si sostituisce all’opportuno intervento delle figure mediche o paramediche. L’Operatore Shiatsu non effettua diagnosi e non dà prescrizioni secondo i principi e l’accezione della scienza medica occidentale.