Strumenti per contenere l’ansia e lo stress in tempi d’incertezza
– Contiene tre semplici ed efficaci esercizi di rilassamento e meditazione –
Tutti noi abbiamo sperimentato periodi difficili in cui l’incertezza regna padrone. Ci sentiamo attanagliati da paura, ansia, frustrazione ma non sappiamo come uscire da questo stato. Pensiamo che magari basti far passare un po’ di tempo, e a volte è così, ma spesso la situazione diventa cronica e un elevato livello di tensione emotiva diventa la nostra normalità. Questo tipo di stato protratto a lungo incide in modo importante sulla nostra salute, sia a livello fisico che mentale. Spesso infatti si creano dei circoli viziosi, per cui la tensione emotiva crea altri problemi che a loro volta ci fanno essere più vulnerabili e meno stabili. Basti pensare all’insonnia, sintomo comune di una fase di forte stress: non dormendo in modo appropriato ci ritroviamo sempre più stanchi, ma la stanchezza sappiamo che porta anche ad una minor gestione delle emozioni ed a una maggiore sensibilità agli stimoli esterni, quindi vivremo ancora peggio le difficoltà, facendo incrementare lo stress e magari contribuendo a cronicizzarlo.
Come se non bastasse, al di là delle proprie situazioni personali, attualmente viviamo in un mondo che cambia molto-molto-molto velocemente. Questo ci pone diverse sfide come individui. Per non parlare degli ultimi due anni in cui tante certezze sono state sconvolte dal covid, e successivamente dalla guerra in Ucraina. Nei tempi che corrono i grandi cambiamenti si susseguono a velocità mai viste prima nella storia umana, infatti qualcuno definisce gli ultimi 80 anni come “la grande accelerazione”. Questi grandi cambiamenti naturalmente generano una incertezza e disorientamento di fondo, che s’intrecciano poi con il nostro vissuto personale.
Occorre dunque trovare il modo di avere la possibilità di sentirci centrati e radicati. E’ fondamentale infatti controbilanciare gli stati di disagio che si protraggono troppo a lungo nel tempo. Questo articolo non risolverà del tutto questa tematica, ma vi confermerà che è possibile uscire dallo stato in cui vi trovate e vi darà degli strumenti pratici per contribuire a trovare delle chiavi per introdurre dei cambiamenti.
Ma quindi cosa possiamo fare? Come possiamo mantenere in qualche misura la nostra centratura? Come possiamo accedere ad uno stato mentale diverso che non sia pervaso dalle emozioni che abbiamo citato prima?
La prima cosa è ricordarsi che si può chiedere aiuto! Sembra banale ma culturalmente non siamo abituati a sentirci comodi nel chiedere aiuto quando non stiamo bene a livello emotivo o comunque quando il problema non è ben identificabile a livello fisico.
Oltre a questo, quello che possiamo fare per conto proprio, è INSERIRE UNA DISCONTINUITA’. Si tratta di inserire delle pause, dei momenti di arresto dello stato che stiamo vivendo e di come stiamo percependo noi stessi e ciò che ci circonda. Per comprendere bene questa idea occorre sapere che l’essere umano è biologicamente portato a fare molto affidamento sulle abitudini. Siamo governati dalle nostre abitudini, che non sono solo comportamentali ma anche emotive, di pensiero, posturali e percettive! Senza entrare nel dettaglio di questo meccanismo ci basta ora comprendere che quando viviamo per un periodo di tempo più o meno lungo delle emozioni di una certa intensità ne consegue uno stato mentale che diventa abituale: questo stato mentale riguarda ciò che pensiamo, ciò che ci diciamo su noi stessi e sugli altri, ciò a cui diamo importanza, ecc. Cioè TUTTO il nostro sistema SI ABITUA a viaggiare in quella modalità. E’ come si si tracciasse un solco sul quale è più facile viaggiare poiché continuare con quella modalità è quello che richiede meno energia. Dunque succede che anche se inizialmente c’è stata un’evento scatenante del vostro stress/ansia dopo un po’ di tempo questo stato permane anche se l’evento inziale è già passato. Oppure la situazione che genera lo stato di disagio è quotidiana (per esempio il lavoro) ma lo questo stato di disagio inizia a caratterizzare anche tutti gli altri momenti al di fuori di quella situazione, impedendoci per esempio di rilassarci appropriatamente, di riposare bene o semplicemente di godere pienamente dei momenti piacevoli che viviamo. Si entra in un loop!
Qui entra in gioco la strategia che vi propongo ! Si tratta d’inserire un piccolo ma costante elemento che per un po’ di tempo ci tolga dal binario su cui ci siamo abituati a viaggiare. Più che ribaltare totalmente la situazione all’inizio occorre interrompere il loop in modo sistematico. Certamente potete pensare che questa è un’idea banale e che magari ci avete provato provando a distrarvi dal vostro stato con qualche forma d’intrattenimento o altre forme di evasione…ma è proprio lì che si nasconde il dettaglio che fa la differenza: la discontinuità che inseriamo è necessario che arrivi in profondità, che tocchi corde profonde: occorre che si crei un cambiamento percettivo, fisico, emotivo e mentale! Questo cambiamento inoltre è necessario che avvenga investendo pochissimo tempo e con un impegno di energie minimo.
La buona notizia è che questo tipo di discontinuità si può ottenere efficacemente con degli esercizi di rilassamento guidato e con degli esercizi mentali specifici (meditazione). L’importante sarà rendere frequente il loro impiego.
Venendo al lato pratico quello che ho per voi di seguito sono degli audio che contengono un rilassamento guidato e due esercizi mentali (meditazioni guidate). Sono tre esercizi pensati per arrivare a quel livello di profondità che ci serve per creare una discontinuità efficace. Ad ogni modo, come ho detto sopra, è necessario che la discontinuità modifiche la nostra abitudine grazie a uno stimolo profondo e REGOLARE nel tempo, ci vuole quindi costanza per un certo periodo di tempo.
lo stimolo che daremo è come un messaggio sussurrato che acquisisce forza grazie al suo continuo ripetersi
▶ In fondo all’articolo troverete tre file audio con degli esercizi guidati, tutti e tre hanno una durata intorno ai 10 minuti. L’esercizio #1 si fa sempre da sdraiati, mentre gli altri due esercizi è meglio farli seduti (come descritto nell’audio), ma se non ci state bene potete farli anche sdraiati. Usando questi tre esercizi il ‘programma’ che vi consiglio dura tre settimane e si svolge così:
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- s’inizia con la pratica del esercizio #1 – rilassamento costruttivo – per una settimana una volta al giorno. Naturalmente se ne avete molto bisogno potete praticare gli esercizi anche due volte al giorno;
- durante la seconda settimana praticate l’esercizio # 2 – meditazione del sorriso interiore – un giorno sì e uno no, alternandola con l’esercizio #1;
- nella terza settimana praticate l’esercizio #3 – meditazione della gratitudine – alternandola nei giorni con gli altri due esercizi;
- successivamente questi diventano strumenti con i quali potete “giocare” praticandoli come più vi piace, magari integrandoli con altri esercizi.
Tutto questo senza rigidità, cioè seguite le vostre preferenze, ricordate che affinché funzioni queste pratiche hanno da essere piacevoli e richiedervi poco sforzo, quindi potete adattare il programma alle vostre esigenze. La cosa importante è riuscire a farlo comunque per tre settimane, in modo che alla fine si sia istaurata un’abitudine ad avere questi momenti che vi fanno entrare in uno stato ‘diverso’. Successivamente vi verrà spontaneo di cercare altri strumenti e altri tipi di supporto.
Di seguito troverete i file audio degli esercizi, che potete ascoltare direttamente da questa pagina oppure potete scaricarli attraverso i link che troverete in fondo.
Buona discontinuità!
Esercizio #1: Rilassamento costruttivo
Esercizio #2: Meditazione del sorriso interiore
Esercizio #3: Meditazione della gratitudine
Link per scaricare i file audio: